La RETE degli archivi del Presente si è costituita informalmente nell’ottobre del 2019. Ne fanno parte lArchivio di Stato di Bologna, Archivio storico della Regione Emilia-Romagna, Archivio storico della Città metropolitana di Bologna, Museo civico del Risorgimento di Bologna, Archivio storico “Paolo Pedrelli” della Camera del Lavoro di Bologna, Archivio storico CISL area metropolitana bolognese “Rino Bergamaschi”, Archivio storico della nuova sinistra “Marco Pezzi”, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Archivio storico Unione Fotografi Organizzati, Archivio Unione Donne in Italia (UDI) sede di Bologna, Archivio di storia delle donne di Bologna, Istituzione Gian Franco Minguzzi. Si è fatta promotrice della RETE e ne coordina le attività la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna (Ministero Beni Culturali). La Rete archivi del presente ha un proprio spazio nella programmazione della radio web dell’Istituto per ciechi Francesco Cavazza di Bologna, Radio Oltre (https://it-it.facebook.com/RadioOltre/)
All’interno di una programmazione radio totalmente rinnovata e aperta a tutti, la Rete propone infatti una serie di puntate dal titolo “Che storia siamo noi! Cronache dagli archivi del presente”, con cui intende farsi conoscere, raccontando le iniziative realizzate e presentando la propria filosofia, il metodo di lavoro, i temi indagati, tutti legati alla storia del territorio bolognese del nostro più o meno recente passato.
Gli archivi sono i preziosi serbatoi di documenti e vicende che hanno caratterizzato la nostra storia e che raccontano la nostra memoria e i nostri percorsi fino all’oggi. Laboratori privilegiati di indagine, con un approccio multidisciplinare e aperto, gli archivi si raccontano quindi a loro volta, ciascuno in trenta minuti, come istituzioni e luoghi della storia, per aprire al pubblico le proprie porte e farsi sentire vicini.
Con interviste, percorsi di ricerca, letture drammatizzate di documenti, uniti a musiche e rumori scelti di volta in volta in relazione ai contenuti narrati, l’obiettivo della programmazione (a partire da settembre 2021) è quello di far conoscere la Rete e la ricchezza e diversità degli archivi che ne fanno parte.