Fondata nel 1997 da un gruppo di manifatture tessili piemontesi, API, Città Metropolitana di Torino e Città di Chieri, la Fondazione vanta una collezione di oggetti e macchinari tessili, molti dei quali esposti nella sede museale sita entro il complesso monastico di Santa Chiara, d'impianto quattrocentesco, che all'inizio del XIX secolo fu trasformato nel primo opificio moderno della Città. Qui si trova anche il centro studi, con la biblioteca specialistica e l'archivio storico. Quest'ultimo comprende centinaia di campionari tessili di diverse epoche, dal XVIII al XX secolo, così come centinaia di bozzetti, figurini di moda, disegni tessili e messe in carta, oltre a documenti di varia natura e fotografie. L'archivio offre uno spaccato importante sulla tecnologia, i materiali, la struttura e l'estetica delle arti tessili a Chieri e nel territorio torinese, soprattutto nel Novecento, quando accanto alle fibre di tradizione quali canapa, cotone e lino, si affiancò il rayon della Snia Viscosa fondata da Riccardo Gualino e a lungo presieduta da Giovanni Agnelli. L'archivio è stato oggetto di catalogazione eseguita da Acta Progetti e recente riordino, così come il museo ha riaperto con un nuovo allestimento in cui campioni, campionari, documenti e materiali tessili si possono vedere all'interno di un percorso espositivo che privilegia l'apprendimento intuitivo e la stratificazione dei contenuti.