L'Archivio Capitolare della Cattedrale di Vercelli ha origini remote e colloca la sua esistenza, più o meno strutturata, già nel periodo altomedioevale. Si costituì con la conservazione, anche se non sistematica, di documenti importanti per la vita del Capitolo fin dalla sua istituzione. Dall’esame dei più antichi inventari si rileva una commistione tra gli atti propri del Capitolo e quelli dei Vescovi, probabile testimonianza dell’unione delle due istituzioni e cioè del perdurare di quella vita comunitaria istituita da Eusebio a Vercelli.
Un primo inventario degli atti è datato 1426 e redatto da Giovanni de Guidalardis. Oltre ai documenti, sono inventariati i manoscritti (molti dei quali ancora presenti in Biblioteca Capitolare), i reliquiari e le suppellettili della Cattedrale (in parte oggi esposti al Museo del Tesoro del Duomo). L’Archivio è parte della Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli.