Nel 1986 è costituita la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, con lo scopo di realizzare un istituto per la ricerca e la cura dei tumori e di sviluppare progetti di ricerca scientifica in ambito oncologico.
L’idea originaria per la realizzazione dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo nasce all’inizio degli anni ottanta per iniziativa di Allegra Agnelli e di alcuni illustri oncologi, tra i quali il Prof. Alberto P. M. Cappa, il Prof. Felice Gavosto, il Prof. Giuseppe Della Porta e il Prof. Paolo M. Comoglio.
L’idea prendeva l’avvio dalla consapevolezza da parte di questi ricercatori di un ritardo del sistema oncologico piemontese, sia a livello di ricerca che dal punto di vista della cura: all’epoca infatti il Piemonte era la seconda regione italiana a maggior tasso di migrazione sanitaria, sia verso altre regioni italiane che all’estero.
Mancava allora in Piemonte una struttura di eccellenza in grado di integrare efficacemente la ricerca di base con la ricerca e la pratica clinica, che potesse diventare punto di riferimento utile per tutti i centri oncologici regionali.
Dopo alcuni anni di maturazione e sviluppo dell’idea si giunge quindi alla realizzazione dello strumento operativo atto a realizzarlo: nel 1986 viene costituita la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, avente come scopo statutario la realizzazione dell’IRCC e la promozione e l’attuazione di progetti di ricerca scientifica in ambito oncologico. Fin dalla sua nascita, la generosità delle persone è stata il motore dello sviluppo dell'Istituto di Candiolo.
Il primo passo concreto per la realizzazione dell’IRCC avviene nel 1989, con la predisposizione di un primo documento tecnico-progettuale. Lo stesso anno viene inoltre acquisita un’area verde a pochi chilometri da Torino, nel comune di Candiolo.
Il progetto elaborato prevede la costruzione dell’edificio in varie fasi e lotti, in modo da poter rendere operative le strutture il più rapidamente possibile ed allo stesso tempo permettere l’integrazione delle parti di successiva costruzione in un unico complesso. Questo anche per ridurre il periodo di tempo necessario a reperire il capitale minimo occorrente per cominciare la costruzione degli edifici nelle varie fasi.
Così, da allora, continua l’impegno costante della Fondazione e continua a crescere l’Istituto di Candiolo.