Vita agra ma stimolante di una fotografa del ‘900

Nel 2017 Marcella Pedone - classe 1919 - ha donato al Museo quello che lei stessa definisce il suo “negozio-archivio”: oltre 170.000 scatti, insieme all’attrezzatura utilizzata per crearlo. Una collezione che presenta un carattere di organicità eccezionale, per la sua completezza nel testimoniare la professione fotografica documentaristica. Marcella Pedone, infatti, è un’intraprendente fotografa documentarista attiva nella seconda metà del ‘900. Priva del sostegno economico e produttivo di grandi aziende, si è ritagliata un proprio spazio in un mondo professionale a prevalenza maschile. L’autrice riconosce alla fotografia documentaristica una particolare ricchezza espressiva, declinata attraverso una grande attenzione alla composizione formale: in oltre 50 anni di lavoro, Pedone traccia una biografia per immagini in cui natura, società, ambiente, feste, tradizioni, documentano la trasformazione del Paese da società agricola a realtà industriale. Racconta innanzitutto un’Italia minore, che osserva con attenzione etnografica: i riti collettivi, a cui riconosce un forte valore identitario; la cultura popolare; la trasformazione sociale e il mondo del lavoro, a cui dedica veri e propri “reportage” di notevole valore documentario.