Nel 2021 il FUORI! ha compito 50 anni: non li dimostra, forse perché è sempre stato nel presente.
Le battaglie di cui si è occupato come Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano dal 1971 in avanti — e che hanno contraddistinto gli anni della sua azione — sono in parte le stesse che che si combattono ancora oggi: un movimento pionieristico e antesignano, fondato a Torino dal libraio Angelo Pezzana, a vocazione internazionalista e libertaria, ispirato dalle correnti radicali anglosassoni dei Gay Liberation Front e francesi del Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire.
Una militanza attiva, in anni in cui uscire fuori significava abbandonare l’invisibilità, conquistare un posto nel mondo, opporsi con il proprio corpo e con la propria voce a una situazione di oppressione, abbracciare l’orgoglio: il FUORI! nasce per cambiare il contesto della società in cui viviamo, in modo che qualsiasi persona omosessuale potesse essere se stessa, insieme agli altri.
La storia del FUORI! è fatta di persone, sedi in tutta Italia, manifestazioni, convegni: qualsiasi cosa si potesse fare nel mondo reale per creare uno spazio, per farsi spazio; dunque anche molta carta stampata, a partire da FUORI!, la prima rivista di liberazione gay italiana, che informava delle attività dell’associazione, ospitava il dibattito interno al movimento, apriva spunti di discussione, mischiava politica, letteratura, arte, puntava un faro su tutto ciò che prima si era costrett* a vivere nell’ombra — la propria identità in primis, ma anche i luoghi dove incontrarsi, riunirsi.
Una pubblicazione graficamente molto curata, che ospitava firme di rilievo come quelle di Mario Mieli (che in questa occasione si firmava Mario Rossi), Angelo Pezzana, Enzo Moscato, Alfredo Coen, Myriam Cristallo, Corrado Levi, Enzo Francone resa iconica dalle straordinarie illustrazioni di Marco Silombria — pittore e pubblicitario che per il FUORI! è stato anche autore di decine di manifesti indimenticabili, entrati nell’immaginario collettivo del movimento.
Riviste, manifesti, volantini, ma anche registrazioni di incontri, documentari, video: tutto ciò che il FUORI! ha prodotto negli anni è conservato alla Fondazione Sandro Penna di via Santa Chiara 1, a Torino.
Nata nell’80 per iniziativa dei militanti del FUORI! torinese — quando l’esperienza del movimento era quasi giunta al tramonto — la Fondazione ha avuto da sempre l’obiettivo di non disperdere la memoria e il senso di quanto era stato fatto come movimento, agire da memoria storica ma continuare a promuovere in città attività culturali, corsi, congressi a tema LGBTI, spettacoli teatrali.
Un patrimonio messo a disposizione delle nuove generazioni, forte di una collezione unica in Italia di testi di saggistica LGBT e di magazine internazionali — grazie alla donazione da parte di Angelo Pezzana della propria collezione privata — e di una rassegna stampa ricchissima, composta da circa 60/70 ritagli dall’enorme valore storico-culturale.
Con Valentina De Poli abbiamo passato qualche ora fra gli scaffali dell’archivio: insieme agli archivisti della Fondazione abbiamo visto in anteprima i materiali che andranno a comporre una grande mostra retrospettiva della storia del FUORI! In programma per ottobre 2021, per poi proseguire la ricerca online su 9CentRo, la piattaforma del Polo del ‘900 che integra fonti e archivi sulla storia del Novecento e che ospita oggi parte della collezione della Fondazione Sandro Penna in formato digitale.