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Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena

Nato nel 1950 per conservare la documentazione prodotta dal movimento di liberazione in provincia di Modena – primo Istituto provinciale a costituirsi in Italia dopo quello nazionale, nato l’anno precedente per iniziativa di Ferruccio Parri – l’Istituto storico di Modena dagli anni Novanta si è trasformato in istituto di storia contemporanea, ampliando i suoi interessi a tutto il Novecento. Ciò ha significato, riguardo ai patrimoni archivistici e librari, aprirsi alla società civile, accogliendo documentazione prodotta da partiti, sindacati, associazioni, imprese e singole personalità, evitando in diversi casi la sua dispersione e svolgendo un’azione di tutela di concerto con la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna.
Quest’ultima ha dichiarato di notevole interesse storico il patrimonio archivistico conservato dall’Istituto, a oggi costituito oltre 150 fondi per circa 700 metri lineari di documenti.