Immagina Fuori. La cava d’argilla in dialogo con il Munlab e la fornace attiva

Il video, in mostra al Munlab dal 9 giugno al 9 luglio, presenta la cava d’argilla, un ampio spazio che comprende aree rigenerate e zone in cui ancora si “cava” l’argilla per uso industriale, all’esterno dell’edificio che ospita il Munlab Ecomuseo dell’Argilla. Il video, in mostra al Munlab dal 9 giugno al 9 luglio, presenta la cava d’argilla, un ampio spazio che comprende aree rigenerate e zone in cui ancora si “cava” l’argilla per uso industriale, all’esterno dell’edificio che ospita il Munlab Ecomuseo dell’Argilla. Chiunque si affacci su questo paesaggio, visitatori, scolaresche, studenti universitari, artisti, ne rimane stupito e affascinato. È la sorpresa dell'inatteso movimentarsi di una zona di pianura, e della ricchezza di flora e fauna, attirati dai numerosi stagni e aree selvagge in grado di dare rifugio e proteggere specie selvatiche. Tra gli strumenti per farsi scoprire, senza confini, ci sono le immagini, la lettura dei luoghi attraverso il fotografo e l’obiettivo fotografico. La mostra rappresenta dunque un viaggio, un’esplorazione nata dalla collaborazione del Munlab Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano e il Circolo Fotografico Autofocus di Cambiano che a partire dall’autunno scorso ha assunto il compito di leggere e restituire le immagini della cava e dell’ecomuseo con gli scatti dei soci e di alcuni allievi del Circolo. Le fotografie selezionate e montate in un video realizzato da Lea Brugnoli presentano la cava d’argilla, non semplicemente come set fotografico ma luogo vissuto, esplorato in momenti diversi del giorno e dell’anno dai fotografi. In mostra al Munlab oltre al video saranno esposti disegni e fotografie del progetto originario di rinaturalizzazione della cava, portato avanti dall'associazione la Fornace Spazio Permanente e dallo studio SeaCoop di Torino negli anni Novanta segnalato al "European Better Environment Awards for Industry" nella sezione "Good Environmental Management Award" del concorso "Industria/ Ambiente 1992" promosso da ENEA. La mostra è parte del progetto espositivo “Dall’immagine all’immaginario. Visioni condivise per riabitare la Fornace centenaria di Cambiano” che prevede una seconda mostra in autunno e il riordino e restauro dell’opera artistica Cabinet of Curiosities (2017) di Fabienne Trotte e Juan Esteban Sandoval) per migliorarne la fruibilità ai visitatori con disabilità visiva.