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VILLA VIDUA (Conzano)
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Dal dicembre 1996 è stata riaperta al pubblico Villa Vidua, un gioiello del Monferrato, con affreschi alla moda cinese, in voga nel Piemonte tra Settecento e Ottocento, un piccolo altare della cappella privata, soffitti di pregio nelle sale del primo e del secondo piano e affreschi tipici delle ville patrizie della zona, con splendide vedute di chiese, castelli e laghi.
Grazie al Sindaco di Conzano, Emanuele Demaria, che ha intuito per primo il valore di questo edificio, residenza del famoso viaggatore Carlo Fabrizio Vidua e del padre Pio Gerolamo, conte di Conzano e ministro di Re Vittorio Emanuele I, Villa Vidua è diventato uno dei luoghi più celebri del Monferrato per le mostre d’arte contemporanea che ogni mese si susseguono e per gli importanti eventi di approfondimento culturale, spesso dedicati alla magica e sfuggente figura di Carlo, nato a Casale Monferrato il 28 febbraio 1785, battezzato nella Cattedrale di Sant’Evasio dal suo mentore, il canonico Ignazio de Giovanni, e morto in Estremo Oriente il 25 dicembre 1830.
Dopo la morte di Carlo, di Pio e di Luisa, sorella del viaggiatore, la villa passò in eredità alla seconda moglie di Pio, la contessa Enrichetta Vidua di Conzano, nata Galleani d’Agliano. Non sappiamo che fine fecero alcuni oggetti appartenuti a Carlo e a suo nonno Fabrizio Gambera, che abitò a Conzano alla fine del Settecento. L’edificio perse i fasti della dimora aristocratica e ricca della famiglia Vidua e si trasformò in una scuola d’infanzia «per le figlie povere di questo Comune».