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Timo Performativo Legge le Poesie dell’Antigruppo Siciliano
L’Antigruppo è stato un movimento poetico siciliano nato nel 1968 e operante fino agli anni Ottanta. Il nucleo Antigruppo si costituisce attorno a tre epicentri culturali: Palermo, Trapani e Catania. Per comprendere le dinamiche interne al gruppo è necessario contestualizzare il “movimento” all’interno dello sperimentalismo, dell’underground e dei moti di contestazione esplosi alla fine degli anni Sessanta. Il fulcro tematico del “movimento” ruota attorno all’idea della poesia come azione rivoluzionaria e dalla volontà degli aderenti al gruppo di coinvolgere la popolazione attraverso il ricorso sistematico alla piazza, insieme agli strumenti della “lotta poetica”: recitals, dibattiti incontri, poesie murali, distribuzione di testi poetici a ciclostile. L’incontro tra azione antagonista (praxis) e parola letteraria (poiesis) costituiscono per i membri dell’Antigruppo il germe di un’autentica alternativa politica applicata. Gli aderenti all’Antigruppo si pongono come antagonisti rispetto alla cultura sperimentale dell’epoca come quella rappresentata dal gruppo di poeti della neoavanguardia italiana riunitosi sotto il nome di Gruppo 63, considerato dall’Antigruppo chiuso nella sola ricerca e sperimentazione poetico-formalistica. Il Gruppo 63 è infatti, ritenuto responsabile di un mancato impegno politico degli intellettuali e incapace di interagire con le masse lavoratrici. Se in Italia il gruppo ha ricevuto un’attenzione da fenomeno locale, nel contesto internazionale lo scenario è diverso. Tra i co-fondatori del gruppo il poeta Beat, l’italoamericano Nat Scammacca fu per tutta la vita in forte dialogo con i colleghi statunitensi e insieme agli altri membri dell’Antigruppo instaurarono una proficua corrispondenza con Lawrence Ferlinghetti e Jack Hirschman su tematiche interne alla poesia Beat. Va inoltre ricordato l’impegno di Rolando Certa, fondatore del Centro per la cooperazione fra i popoli del Mediterraneo, che sviluppò un intenso dialogo culturale tra l’Italia ed alcune aree dell’Est europeo e del Mediterraneo, organizzando annualmente convegni dal nome Incontro con i popoli del Mediterraneo. Timo Performativo Legge le Poesie dell’Antigruppo Siciliano realizzato precedentemente per la piattaforma Cosmo Digitale, dimensione virtuale del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, traspone attraverso la sua voce la praxis poiesis dei poeti siciliani, leggendo tre poesie, Facci mpassulunuti senza tempu di Santo Calì, Little Things di Nat Scammacca e Nuova Generazione di Crescenzo Cane. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con viaraffineria (Catania) in occasione del progetto espositivo Un Tulipano Rosso a cura di REPLICA per la sezione Lab di Art Verona.
TIMO PERFORMATIVO (Palermo, 2018) nasce nel fervore dell’estate di Manifesta12, si forma nelle strade e negli studi degli artisti palermitani a cui guarda: Manfredi Beninati e il Laboratorio Saccardi. Il suo studio è fin da subito un luogo digitale non fisico: whatsapp, dove rafforza il suo strumento principale, la pittura nomade, en plein air. La ricerca continua fuori dallo schermo, dentro la festa, nella comunità, nell’atto performativo di togliersi un indumento diventa una pratica costante.
© Timo Performativo, REPLICA, viaraffineria