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Ovunque guardi c'è qualcosa da vedere Luce Clandestina X Superottimisti - Archivio Regionale di Film di Famiglia

QUANDO

giovedì 09 giugno ore 21:00

PRESSO

Polo del 900

ARCHIVI COLLEGATI
Superottimisti - Archivio regionale di film di famiglia
Superottimisti - Archivio regionale di film di famiglia
Superottimisti - Archivio regionale di film di famiglia

Evento in esclusiva per Archivissima

Un archivio piemontese dedicato agli home movies, una disc-jockey torinese: ad Archivissima incrociano le loro strade per due fondi archivistici che affondano le loro radici negli anni Settanta.

Luce Clandestina sonorizza dal vivo un montaggio di filmati in super8 conservati dall’archivio Superottimisti, che testimoniano la produzione di due cineamatori — Gianfranco Cinarelli e Massimo Tosco, impegnati a fermare nel tempo con la cinepresa un mondo in cambiamento, quello degli anni Settanta del Novecento.
Un periodo di agitazioni politiche e culturali, disagi urbani, sperimentazione, fantasia al potere — che rappresenta un cambiamento anche nel modo di approcciarsi alla produzione delle pellicole domestiche.
La famiglia non è più il soggetto protagonista, anzi compare soltanto con la nascita dei figli e presenta caratteri innovativi legati ad esempio alla loro educazione —  e lascia spazio sempre più spesso a momenti conviviali comunitari legati ai giovani o alle realtà politiche.

Con la diffusione del formato super8, infatti, i prezzi dell'attrezzatura subiscono un considerevole decremento, permettendo a più persone di acquistare l'attrezzatura; non più soltanto le famiglie alto borghesi, ma anche operai, studenti e artisti. Di conseguenza anche i soggetti dei filmati cambiano, le bobine raccolgono non solo ricordi di famiglia, ma anche documentazione di attività politica, viaggi realizzati da amici, sperimentazioni creative. Anche il contesto di fruizione cambia: dalle proiezioni allestite in ambiente casalingo si diffondono eventi in circoli cinematografici e associazioni politiche.

Infine le istanze sociali, politiche e creative che emergono in questi anni, soprattutto dopo l'esperienza del ‘68, incidono profondamente sulla produzione di cinema amatoriale. La necessità di autorappresentazione di nuovi gruppi sociali (in particolare i giovani) e nuove realtà politiche (in particolare extraparlamentari), trova nel formato ridotto una dimensione che coincide perfettamente con la nuova 'visione del mondo'. Si sviluppa così una comunicazione lontana dai canali ufficiali, che sperimenta nuovi linguaggi e che si contrappone in maniera consapevole al mondo 'istituzionale'.

PERSONE

Luce Clandestina
Luce Clandestina è il moniker con il quale Alessia Li Causi, dj e designer con base a Torino, costruisce e diffonde immaginari sonori dal 2018.
In tensione tra atmosfere oniriche e panorami più cupi, i suoi labirintici set riflettono l’interesse verso una dimensione dancefloor più ipnotica e contemplativa, proponendo ritmiche tribali, left-field e sperimentazioni techno.
Alessia è anche co-fondatrice del collettivo Ossessione Uno, e del festival CULTO. Da questo inverno ospita lo show “Vago Spazio del Ritmo” su Radio Raheem ed è resident al Bunker di Torino con il party TUM.


Superottimisti nasce nel 2007 come archivio piemontese di film di famiglia, con l’obiettivo di raccogliere pellicole amatoriali (8mm, 9,5mm, super8, 16mm) attraverso progetti culturali che coinvolgono le comunità del territorio, i cineamatori e professionisti del settore. I materiali vengono restaurati, digitalizzati presso la ZenitArtiAudiovisive, conservati presso la Cineteca del Museo Nazionale del Cinema e poi resi disponibili per ricerche, progetti, produzione di audiovisivi, installazioni, laboratori nelle scuole e molto altro.
Le pellicole raccontano tipici momenti di vita familiare, ma anche i cambiamenti sociali e di costume di cui i cineamatori sono stati testimoni, così come esempi di sperimentazione creativa da parte di registi amatoriali che, anche grazie al lavoro dell’archivio, in questi anni sono stati riscoperti. L'archivio conta centinaia di ore di materiale, coprendo un arco temporale dalla fine degli anni '20 agli anni '80 e riguardano sia il territorio locale che nazionale e internazionale. In generale le bobine conservate da Superottimisti si concentrano sui classici temi degli home movies, con uno stile informale, spontaneo e diretto: momenti di festa e celebrazioni di famiglia, vacanze, ma anche documentazione delle attività delle comunità locali, riprese di grandi eventi pubblici, documentari amatoriali, attività politica, veri e propri cortometraggi. Superottimisti organizza convegni, partecipa a censimenti e progetti di ricerca; realizza ricerche per produzioni televisive e cinematografiche, allestimenti museali e pièce teatrali; progetta eventi diffusi abbinati; coordina e svolge laboratori scolastici rivolti alle classi di ogni ordine e grado.
Le potenzialità del materiale conservato, insieme alle competenze dei professionisti che lavorano per Superottimisti, permettono di sviluppare un approccio contemporaneo all’idea di archivio. Un archivio flessibile, attento alla valorizzazione del territorio e alle relazioni con i cineamatori e orientato alla diffusione creativa dei materiali conservati.
Superottimisti collabora con istituzioni e realtà culturali nazionali e internazionali; tra gli altri ricordiamo l’ICAR – Istituto Centrale per gli Archivi; il Museo Nazionale del Cinema; l’associazione Re-framing home movies; il Center for Home Movies americano, l’Associazione Europea di Amateur Films Inedits, Università di Torino e Milano Bicocca e tanti altri. Negli ultimi anni l’archivio ha inoltre collaborato con autori e case di produzione per la realizzazione di film e documentari presentate all’interno dei più importanti festival cinematografici europei (Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Vision du Réel, CPH DOX, Sheffield Doc/Fest, TFF, FilmMakerFest Milano ecc.) e programmati su reti televisive nazionali e internazionali (ZDF, Arté, Rai, ecc.).  

Gianfranco Cinarelli nasce nel 1943 a Sant’Agata Feltria (Rimini). Il padre durante il fascismo emigra nella regione del Sulcis per lavorare nelle miniere, dopodiché la famiglia si trasferisce a Genova nel 1958. Gianfranco torna poi a Torino come perito industriale e viene assunto come impiegato in FIAT nel 1966. Diventa sindacalista e negli anni ‘80 e, a causa del suo impegno politico, è costretto prima ad un anno di cassa integrazione e poi alle dimissioni.
Cinarelli acquista la cinepresa super8 negli anni ‘60. Attivo nel mondo della controcultura giovanile torinese, Gianfranco parte in automobile con un gruppo di amici per viaggi in Africa e Turchia, i cui filmati sono molto più simili a road movie che a classici filmini delle vacanze. Le immagini del fondo riassumono in modo molto evidente lo sguardo giovanile di quegli anni e nonostante non sia esplicito e consapevole un intento politico, il suo sguardo mostra la visione del mondo di una generazione intera.

 

Massimo Tosco nasce a Torino nel 1945, inizia a partecipare alle lotte politiche giovanili nate con il 1968, documentandole anche con la  cinepresa super8. Il suo è uno sguardo “clinico” sui grandi cambiamenti della città di quegli anni: riprende l’espansione urbana, sottolineandone gli aspetti di disagio sociale e i problemi legati ad un’urbanistica non a misura d’uomo, ma a misura di fabbrica.
La maggior parte delle bobine relative al fondo Tosco fanno riferimento a tematiche e attività politiche, in particolare della sinistra extraparlamentare. Utilizza il mezzo cinematografico per realizzare dei veri e propri cortometraggi sperimentali, all’interno dei quali emergono tutte le caratteristiche di una generazione impegnata, oltre a descrivere in maniera creativa il concetto di nuova famiglia contemporanea. Altra caratteristica importante del fondo, che radica l’operato del cineamatore nel contesto sociale degli anni '70, è che Tosco lavorava con le scuole utilizzando il mezzo cinematografico per dialogare con le nuove generazioni e ragionare con loro sulla propria autorappresentazione.

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