La tavola rotonda ha l'obiettivo di discutere di modi e ragioni per valorizzare con supporti digitali i materiali costruiti attraverso la ricerca in scienze sociale, e del loro potenziale per alimentare il dibattito anche al di fuori del mondo accademico attraverso iniziative di public engagement.
L’iniziativa è organizzata nella giornata conclusiva del workshop “Quali fonti in tempi di transizione? Prospettive disciplinari e strumenti metodologici nello studio del mutamento sociale, culturale e politico”, destinato a dottorandi e giovani ricercatori, organizzato dal 6 al 10 giugno dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino, dedicato a una riflessione interdisciplinare sulla relazione tra i processi di definizione delle fonti nello studio del mutamento, e le trasformazioni nell'accesso alle fonti stesse che le scienze sociali stanno attraversando, con i crescenti vincoli di accesso al campo e la concomitante affermazione delle fonti digitali.
A partire dalle proposte che partecipano alla rete Archivi da ricerche, dal percorso di costituzione del Polo del 900, e dall’esperienza del Festival Archivissima, si discuterà della rilevanza delle fonti digitali nello studio del mutamento, del ruolo dei ricercatori nella costruzione e nella valorizzazione di tali fonti, e delle potenzialità che le sinergie tra i diversi enti coinvolti possono avere per alimentare il dibattito pubblico.
PERSONE
Marinella Belluati, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino
Irene Bono, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino
Maria Cassella, Biblioteca Norberto Bobbio, Università di Torino
Cristina Cavallaro, Biblioteca Norberto Bobbio, Università di Torino
Matteo Dambrosio, Istituto Gramsci e Polo del 900
Manuela Iannetti, Archivissima
Santiago Manuel Jimenez, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino
Federica Morelli, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino
Sofia Venturoli, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino