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Braille: il vento del cambiamento

Sembrano puntini sparsi a caso su un foglio, ma sotto le dita delle persone non vedenti quei segni diventano storie, informazioni, conoscenza. Sono la base del Braille, il sistema di scrittura e lettura ideato dall’omonimo maestro francese nel 1829, usato per rappresentare la punteggiatura, i numeri, le lettere dell'alfabeto, simboli matematici e musicali. L’archivio storico dell’Istituto dei Ciechi di Milano attraverso le sue testimonianze ci racconta che nel lontano 1863 da Marsiglia arrivò una lettera in caratteri braille, metodo di apprendimento non ancora adottato presso l’Istituto. Un allievo Antonio Ascenso proveniente da questa città e che aveva già imparato il codice, riuscì a leggerla in modo autonomo e spedito. Fu un punto di svolta importante in quanto l’Istituto capì che il Braille avrebbe rappresentato la chiave per permettere in futuro la conoscenza ai ciechi, cambiandone l’accesso ai saperi e agli studi. Una vera e propria conquista sul piano culturale della piena dignità del non vedente.
CREDITS

Da un’idea di Melissa Tondi, testi di Enrica Panzeri, scelta musicale e fotografica di Marco Rolando. Voci di Elisa Saladino, Riccardo Giacomazzi, Marco Rolando. Crediti musicali: Lisofv, No Rest Or Endless Rest Link file: https://www.jamendo.com/track/1882761/no-rest-or-endless-rest Crediti fotografici: Archivio fotografico Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano