22 marzo – 19 gennaio 2020
Artisti di progetto Mario Cresci | Studio Formafantasma | Virgilio Sieni | Navine G. Khan Dossos & James Bridle | Liam Gillick & Pelin Tan
“L’archivio è sempre stato una promessa, e come ogni promessa, un simbolo d’avvenire.” Jacques Derrida, Mal d’archivio
I-DEA è un progetto che esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. È un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di una regione.
Una serie di artisti e designer la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca sono stati invitati a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono stati invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea.
Il gruppo di ricerca del progetto ha costruito le fondamenta di I-DEA partendo da uno studio ed una mappatura degli archivi e collezioni presenti nella regione effettuato dall’Università della Basilicata. Nell’arco di diversi mesi, la squadra ha visitato decine di questi archivi e collezioni, da archivi pubblici a piccole collezioni private. L’obbiettivo di I-DEA è stato ed è quello di mantenere un approccio inquisitivo rispetto alla nozione di archivio nel tempo e nello spazio.
Il progetto adotta un sistema di accumulazione aggiungendo o rimuovendo i materiali d’archivio nello spazio espositivo. Ogni artista è stato infatti invitato a stravolgere, rielaborare e modificare l’allestimento dello spazio prodotto dai curatori precedenti. In questo modo, I-DEA è diventata in una performance collettiva in flusso continuo. Lo spazio I-DEA è stato sempre aperto permettendo ai visitatori di assistere alla fase di allestimento di ogni mostra nonché fase di ricerca, elaborazione e selezione dei materiali d’archivio da parte dai curatori.
L’idea di accumulo si rivolge all’intercambiabilità degli archivi. Per questo, è stato disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che ha permesso di introdurre uno spirito fluido e anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio.
Lo spazio del progetto I-DEA è stato declinato nel corso del 2019 sotto forma di mostre, performances, laboratori, pubblicazioni e una piattaforma online in costante crescita.
Manager Sviluppo e Relazioni
Rossella Tarantino
Curatore
Joseph Grima
Curatrice associata
Chiara C. Siravo
Project Manager
Rita Orlando
Responsabile Exhibition Design e Produzione
Elisa Giuliano
Exhibition Design
Martha Schwindling
Venue and Exhibition Architect
Antonio Elettrico