La Fondazione Istituto piemontese “Antonio Gramsci” nasce a Torino nel 1974 e diventa rapidamente un punto di riferimento importante per la produzione di cultura. Fedele al suo statuto, si pone come punto di incontro fra le varie culture della sinistra e come osservatorio privilegiato dello sviluppo socio-economico di Torino e del Piemonte.
Negli ultimi anni la Fondazione si è andata via via specializzando nella storia del movimento operaio e di Torino città industriale del Novecento, associando però questa vocazione a una sempre crescente attenzione ai grandi temi del lavoro nella società contemporanea e alle nuove tendenze della politica culturale.
Sin dalle sue origini ha costituito un archivio e una biblioteca che, da semplici magazzini del sapere, sono divenuti negli anni strutture in grado di fornire servizi utili e specializzati alla comunità degli studiosi e non solo.
L’archivio storico conserva una notevole quantità di documentazione sulla storia del movimento operaio e democratico torinese dal 1879 ad oggi (cartacea, iconografica, audio-video), per un totale di oltre 2.000 metri lineari. Si segnala fra tutti il Fondo della Federazione torinese del Partito Comunista Italiano e quello della Camera del Lavoro di Torino.
La biblioteca è costituita da 60.000 volumi, 6.000 opuscoli, 3000 periodici. Le raccolte più significative sono quelle concernenti Antonio Gramsci, la storia del movimento operaio e sindacale, le nuove tendenze del mercato del lavoro e delle tecnologie digitali.
Dal 2016 è entrato a far parte della Fondazione Polo del '900, una delle più interessanti innovazioni dal punto di vista culturale nel panorama italiano.