Attraverso le carte dell'Archivio storico dell’Istituto degli Innocenti è stato possibile ricostruire la storia di Amos, un ex Nocentino, abbandonato a pochi giorni dalla nascita, che più volte nella sua vita ha manifestato il desiderio di conoscere le proprie origini. Desiderio che si è rafforzato durante la sua esperienza come soldato nella Grande Guerra. Non si è arreso davanti ai “no”, ma ha cercato con ogni mezzo a sua disposizione di arrivare alla verità.
La ricerca delle informazioni sul proprio passato, nel tempo, è divenuto uno dei diritti indispensabili per la costruzione dell'identità della persona, un tema che accomuna tutte le generazioni.
Trattandosi di diritto fondamentale, la ricerca delle origini si annovera tra i temi centrali delle attività dell’Istituto degli Innocenti.
Storicamente chiamato Ospedale di Santa Maria degli Innocenti di Firenze, l’ente è tra le istituzioni pubbliche italiane più antiche dedicate alla tutela dei bambini. Fondato nel XV secolo sotto il patronato dell’Arte della Seta e su progetto di Filippo Brunelleschi, l’Ospedale aveva come scopo l'assistenza degli esposti, ossia dei bambini abbandonati da genitori ignoti. Da allora gli Innocenti non hanno mai smesso di occuparsi di infanzia.
Oggi l’Istituto offre servizi educativi e sociali per bambini e madri, promuove i diritti delle giovani generazioni attraverso studi e attività informative e formative; collabora con istituzioni e organizzazioni a livello locale, regionale, nazionale e internazionale nelle politiche per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia.
Ricerche d’archivio, testi e musica: Lucia Ricciardi, Silvia Floria, Fiorenza Redi Sceneggiatura: Valentina Testa Voci: Cinzia Merlino (voce narrante); Luca Giacomelli (voce Amos); Giuseppe Sparnacci (altre voci). Musica e suoni https://www.bensound.com/royalty-free-music; www.soundbible.com Ringraziamenti: Archivio Comune di Santa Sofia; Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna; Comune di Civitella di Romagna