Alzi la mano chi non hai mai sentito nominare Huber, Munari, Steiner. Ma se diciamo Alda Sassi, Anita Klinz, Claudia Morgagni quante mani si alzano?
Le donne nella storia del graphic design ci sono sempre state: il progetto espositivo Pink. Rappresentazioni femminili e donne graphic designer, le riporta al centro, il posto che meritano.
Spesso quando si guarda alla storia della grafica italiana, ci si sofferma sui nomi dei grandi maestri come Huber, Munari, Grignani, Steiner: personalità e professionalità straordinarie, ma che all’interno del discorso riguardo il periodo d’oro del design italiano dovrebbero essere sempre affiancati da altrettante colleghe donne.
A questo proposito è necessario allargare il campo, eliminare le ombre insensate e mettere in mostra il lavoro delle progettiste a loro contemporanee.
Di fatto il contributo femminile allo stato dell’arte non è stato marginale, ma anzi attivo e costante negli anni della crescita economica e dell’affermazione del design come fattore determinante di sviluppo del made in Italy: figure come Simonetta Ferrante, Ornella Linke Bossi, Lora Lamm, Anita Klinz, Alda Sassi, Umberta Barni, Elda Torreani, Claudia Morgagni testimoniano che la presenza donne nel campo del progetto grafico non è mai stato secondario.
Fra quest’ultime il caso di Claudia Morgagni è emblematico: diplomata in pittura all’Accademia di Brera, inizia giovanissima lavorando per varie agenzie pubblicitarie e al tempo stesso partecipando a mostre e iniziative artistiche.
Già nel 1957 apre un proprio studio, guadagnandosi rapidamente un proprio spazio professionale seguendo progetti per clienti come Esso, Orzoro, Kneipp, Lanerossi, Ruffino, Santagostino, IMB, Montedison e molti altri.
Ha curato campagne pubblicitarie e identità visive, ha progettato packaging, allestimenti e copertine di dischi, dimostrando una varietà espressiva di intrigante qualità.
Alla fine degli anni Sessanta si è dedicata all’insegnamento con successo, come docente a Brera, all’Umanitaria e all’IPSOS.
Grazie a Pink. Rappresentazioni femminili e donne graphic designer, progetto di mostra nato dalla collaborazione tra il Centro di Documentazione sul Progetto Grafico di AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Master Archivi Digitali FGCAD dell’Università di Macerata (visitabile online sul sito del Laboratorio Formentini per l’Editoria), abbiamo avuto accesso al fondo a lei dedicato, conservato presso l’AIAP, per provare a tracciarne un ritratto attraverso i suoi specimen, i manuali, i cataloghi, ma anche i documenti che testimoniano le fasi di progettazione come schizzi, progetti, raccolte fotografiche.
Podcast: “Atlante Sonoro degli Archivi Italiani”
Serie: 10 voci di donne
Titolo: Quando l’archivio è esigenza
Archivio: AIAP - Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
Soggetto: Pink - Rappresentazioni femminili e donne graphic designer.
Progetto di AIAP, FAAM e Master Archivi Digitali dell’Università di Macerata.
Temi collegati: graphic design, studi di genere, comunicazione.
Fondi e complessi di fondi: Fondo Claudia Morgagni, Fondo Antonio Tubaro, Centro documentazione sul progetto grafico di AIAP.
Editore: Archivissima
Testo e voce: Valentina De Poli
Produzione: Matteo Scandolin
Sigla: Bonetti
Numero di catalogo: 0000009/2020
Riferimenti web: aiap.it; www.masterarchividigitali.unimc.it/.
Per visitare la mostra digitale Pink. Rappresentazioni femminili e donne graphic designer: www.laboratorioformentini.it.
Archivissima / Archivio AIAP