Le donne studiano, le donne lavorano. Per secoli fonte di stupore e curiosità, le donne hanno frequentato l’Università, dalle rare pioniere del Sette-Ottocento alle più fitte schiere del secondo Novecento.
Un percorso di tre secoli conduce dalla dotta donzella Maria Pellegrina Amoretti a Rita Levi Montalcini: alla prima l’Università di Torino negò l’accesso nel 1776, ma si laureò in Legge a Pavia l’anno seguente; Rita Levi Montalcini, insignita nel 1986 del premio Nobel, ottenne la laurea in Medicina e chirurgia a Torino nel 1936, ma fu costretta dalle leggi razziali a proseguire la sua carriera negli USA.
Tra di loro, nell’ultimo quarto dell’Ottocento, la bolognese Maria Farnè Velleda, che, dopo la laurea nel 1878 a Torino, fu medica anche della regina Margherita di Savoia e Lidia Poët, che, laureatasi nel 1881, solo nel 1920, a 65 anni, poté iscriversi all’albo degli avvocati, grazie alla legge che nel 1919 abolì l’autorizzazione maritale e consentì alle donne di esercitare tutte le professioni a pari titolo degli uomini, pur con numerose eccezioni.
Ideazione, ricerca di archivio e testi: Paola Novaria (Archivio storico).
Ricerca sonora e musicale: Dunja Lavecchia e Giulia Alice Fornaro (sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement, Redazione FRidA).
Voci: Giulia Alice Fornaro, Paola Novaria.
Registrazione e montaggio: Pasquale Massimo (UniTo News).
Musiche: You don’t own me, Lesley Gore; Ciaccona (Il primo libro delle musiche), Francesca Caccini; The good wife (theme), David Buckley.
Ringraziamenti: Barbara Curli (Dipartimento di Culture, Politica e Società).