EPOCHЀ - La figura femminile negli archivi
Archivissima presenta, per la sua edizione digitale, un percorso tra le diverse sfaccettature
della presenza delle donne nei documenti d’archivio.
Le testimonianze delle figure femminili all’interno di un archivio ci mostrano spesso degli snodi epocali, come le conquiste sociali, i mutamenti del costume, l’evoluzione dei ruoli familiari e dei rapporti personali. Allo stesso tempo ogni immagine può essere letta come parte di un racconto, o come puro incontro visivo, apparizione, che ci porta a mettere da parte le nostre conoscenze e ricostruire nuovi legami.
In greco, il termine epochè significava infatti "arresto, punto di partenza”, e per questo motivo indica, nella filosofia, la “sospensione del giudizio”, propedeutica all’approdo all’autentica riflessione filosofica.
Le immagini selezionate rappresentano una grande varietà di racconti, che ci permettono di incontrare lavoratrici e massaie, artiste e modelle, intellettuali ed emarginate, celebri o sconosciute, reali o inventate. La strada che le ha portate fino a noi è conservata negli archivi di provenienza, a loro volta caratterizzati da una grande varietà di ambiti di appartenenza (arte, industria, moda, e così via).
Materiali tratti da:
● Archivio del ’900 - MART di Rovereto
● Archivio Storico Città di Lugano
● Archivio Storico Gianni Versace
● Archivio Storico Intesa Sanpaolo
● Archivio Storico Iren
● Archivio Storico Lavazza
● Archivio Storico Reale Mutua
● Archivio Storico TIM
● Aspi - Archivio storico della psicologia italiana
● Centro di Ricerca Castello di Rivoli
● Centro Storico Fiat
● Fondazione Ansaldo
● Fondazione Dalmine
Contributi dei singoli archivi per la video installazione Epochè
Contributo Archivio Storico Intesa Sanpaolo
Contributo Archivio Storico Iren
Contributo Archivio Storico Reale Mutua
Contributo Archivio Storico Lavazza
Contributo Archivio Centro Storico FIAT
Archivio Mostre Passate
Mostra 2019 - Superarchivi
Per la prima volta, grazie alla collaborazione con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, è stata organizzata una mostra, Superarchivi, curata da Viola Invernizzi per Archivissima con il coinvolgimento dello IED.
Il percorso comincia da tre oggetti, provenienti da collezioni torinesi, che simboleggiano i tre momenti del Novecento emblematici per il superamento delle barriere, fil rouge di questa edizione di Archivissima: la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989), del quale saranno presenti alcuni frammenti donati all’Università di Torino, l’allunaggio (20 luglio 1969), immaginato dalle figurine didattiche per le serie Lavazza disegnate da Enrico Sacchi, delle quali viene presentata una delle tavole inedite (le altre cinque sono esposte nella mostra “l’Enciclopedia è un gioco!” allestita al Museo Lavazza fino a giugno 2019), la pubblicazione del Manifesto Futurista di Marinetti (9 febbraio 1909), i cui echi risuonano nel collage Allegoria Fiat di Felice Casorati; al futurismo si ricollega anche il contributo di SIAE, che nei suoi archivi conserva un fondo dedicato a Ettore Petrolini, del quale si ripercorrono i legami con il movimento e i suoi protagonisti, attraverso scritti, immagini d’epoca e brani originali.
Al Polo del ‘900 Superarchivi ha celebrato non solo l’attualità degli archivi, ma anche le potenzialità insite nelle loro collaborazioni e nel confronto con il pubblico: tra suoni e scritte del passato, figurine dal futuro e pezzi di muro, la mostra ha accolto oltre 1000 visitatori in soli quattro giorni. Un successo che ha fatto decidere di prolungare l’apertura fino alla fine di aprile 2019.