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la notte degli archivi

ArmandoCeste2024 - Cinemambiente

QUANDO

venerdì 07 giugno ore 19:30

TIPOLOGIA

Proiezione documentario

PRESSO

Cinema Massimo

ARCHIVI COLLEGATI
Associazione Museo Nazionale del Cinema
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Torino - Via Cagliari 34 C
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Archivio Armando Ceste
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Archivio Armando Ceste

ArmandoCeste2024 (ITALIA 2024, 45’)

Regia al montaggio

ALBERTO RUFFINO

 

produzione

REWIND DIGITAL

ARCHIVIO ARMANDO CESTE

ASSOCIAZIONE MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA

 

Concepito come un trittico in split screen, il documentario ripropone i materiali girati e montati tra il 1996 e il 2008 dal regista Armando Ceste. Un omaggio al suo sguardo di cineasta critico e attento e, al contempo, un’occasione per riflettere sulle trasformazioni che i territori e l'ambiente hanno subito in base alle diverse scelte politiche e ai cambiamenti socio-culturali del Paese. La confisca dei beni e dei terreni alla mafia (Liberaterra), la crisi della FIAT (Fiatamlet e Variazioni), le lotte e le proteste dal basso (Rosso/Askatasuna, Abdellah  e i suoi fratelli, Erri De Luca dopo Genova) hanno lasciato una traccia indelebile sulle città e le loro periferie, mutandone per sempre la fisionomia, la storia e la memoria.

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Il tema #passioni si addice perfettamente all'opera e alla vita di Armando Ceste che ha sempre portato avanti in maniera libera e indipendente le sue idee e i suoi progetti, creando spesso situazioni condivise a partire dal CCM di Torino fino a Walls and Borders (2009) passando per l'esperienza più che mai attuale di Senza FIATo? (2003). 

Per raccontare la sua figura ci affidiamo alle parole di Gaetano Capizzi, fondatore di CinemAmbiente, festival a cui Ceste è sempre stato molto legato: "Tra Ceste, Signetto e Tannoia, Armando era quello ad avere l’approccio più militante alla macchina da presa. L’esperienza degli anni della contestazione e del Collettivo Cinema Militante avevano segnato la sua estetica in modo profondo. In lui azione politica e cinema erano sinonimi. Amava Godard e condivideva la distinzione tra cinema politico e fare cinema in modo politico, teorizzata nel manifesto del 1970 dal Gruppo Dziga Vertov di cui Godard faceva parte. I suoi film non erano film di denuncia diretta, ma volevano essere azioni politiche, il suo modo di fare politica". Bisognava Muoversi, immagini altre della Torino di fine millennio, 2018.

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L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival Cinemambiente sono gratuiti.

I biglietti per le proiezioni saranno in distribuzione giorno per giorno al Cinema Massimo.
Possono essere ritirati anche prima dell’orario di proiezione (massimo due biglietti a persona).

BIOGRAFIE

Alberto Ruffino si forma alla Scuola Video di Documentazione Sociale di Daniele Segre. Dal 1997 al 2004 è montatore per Legovideo. Da tempo si dedica a una ricerca registica sul montaggio di immagini e materiali d’archivio. Fonda Rewind Digital per la digitalizzazione di materiali analogici e il recupero della memoria audiovisiva in collaborazione con AMNC e Zenit Artiaudiovisive. Nel 2022 il suo film Bologna, sulla strage del 2 agosto 1980,  è in anteprima al Festival Archivissima. LEGOVIDEOinBVU (2023) partecipa alla 26ma edizione di CinemAmbiente.

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