racconti
La montagna magica
Racconto ideato e scritto dagli studenti della Scuola Primaria Pluriclasse di Cravagliana (VC), IC Tanzio da Varallo, a partire dagli home movies conservati dell’Archivio
Superottimisti.
LA MONTAGNA MAGICA
Nell’anno 2047, in un bosco in collina vicino ad una grande città, tre maghi di nome Luna,
Dindirindino e Moru cercano inutilmente di trovare la giusta formula per il loro nuovo
sortilegio.
“ALI DI FATA, PELI DI LUPO,
CAPELLI DI STREGHETTA
PER UNA MAGIA PERFETTA;
GIRA E RIMESTA,
ROSSO GIALLO ARANCIONE
TUTTO NEL PENTOLONE!;
RIMESTA E GIRA PER UNA GRANDE POZIONE,
ZAMPA DI TACCHINELLO, PETALI DI UNICORNO
ALA DI PIPISTRELLO, OCCHIETTI DI DRAGHETTO
CREIAMO INSIEME UN QUADRO DI GRANDE EFFETTO!”
Al loro 400entesimo tentativo riescono a creare X407-24, un quadro vivo in grado di
trasformare le immagini e la realtà intorno a sé.
Con il passare del tempo il quadro diventa sempre più intelligente, sfugge al controllo dei tre
giovani maghi e si trasforma in un mostro molto ingegnoso, ma non programmato per provare
emozioni. Il mostro pensa tra sé e sé:
"Tutti sono felici e io no…perché?!
E’ tutta colpa vostra!”
Pieno di collera il mostro fa sparire i maghi, colpevoli di non avergli consentito di provare
emozioni.
Una volta spariti i maghi X407-24 decide di assorbire la felicità dall’aria della città, che
diventa inquinata e irrespirabile. Anche gli oggetti che creavano gioia iniziano a sparire e i
bambini si trovano così costretti a giocare con oggetti tristi e rifiuti.
I piccoli si riuniscono e decidono di scappare tutti verso la montagna, perché è un luogo
felice dove la tristezza non arriva. La esplorano in lungo e in largo, attraversando sentieri e
scoprendo tutte le sue meraviglie.
Un bambino piccolo chiede:
“Ma perché la montagna è un luogo felice?”
I bambini grandi rispondono uno per uno:
"Perché c’è tanto spazio per giocare e ci si sente più liberi”
“Perché ci sono tanti animali”
“Perché in montagna si possono raccogliere i mirtilli e si può fare la marmellata”
“perché ci sono le fragole e si possono mettere nei fili d’erba”
“perché puoi fare quello che vuoi e puoi rotolarti nei prati”
“perché si può passeggiare lungo i sentieri”
“perché si può andare all’alpe con le mucche”“perché si possono mungere le capre”
“perché si possono raccogliere i funghi”
“perché l’aria è più pulita!”
In montagna insomma c’è talmente tanta felicità che i bambini decidono di fermarsi e
fondare un nuovo villaggio.
Il mostro, dopo aver assorbito tutta la gioia della città, decide di salire sulla Montagna e
prendere tutta la felicità che lì è rimasta, per diventare ancora più potente.
Mentre tenta la sua scalata, gli animali, tutti insieme, vanno incontro al mostro per proteggere
i bambini, iniziando una lunga battaglia.
Solo dopo 30.000 anni riescono finalmente a bloccare il mostro ai piedi della montagna.
Dopo così tanto tempo e vedendo tutta la fatica che gli animali stavano facendo, la Montagna,
grata per il loro impegno, decide di aiutare loro e i bambini e risolvere definitivamente la
situazione.
Arrabbiata nel vedere l’insistenza del mostro, per fermarlo si agita e si scuote velocemente.
Un potente suono sordo annuncia l’arrivo di una mega valanga, gli animali e i bambini
corrono al riparo e vedono la neve travolgere il mostro ricoprendolo completamente.
“La battaglia è finita, la felicità è salva”
Urlano i bambini.
Durante la primavera, con lo sciogliersi della neve, i bambini, con grande sorpresa, scoprono
che il terribile mostro si è trasformato in boschi di larici e faggi e prati fioriti.
La sua condanna sarà quella di essere felice per sempre, creando aria pulita grazie alle foglie
dei suoi fantastici alberi e ai petali dei suoi fiori.
X407-24, diventato ormai Bosco Gioioso, con i bambini e la Montagna, decide di spargere
tutta quella felicità anche sulla città, attraverso un fantastico vento magico.
Soddisfatti e contenti del loro successo, la Montagna magica, i bambini, gli animali e il Bosco
Gioioso organizzano una grande festa e decidono di vivere nel nuovo villaggio, in montagna, per
sempre.